Piano, Solo (Kim Rossi Stuart)
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Piano, Solo (Kim Rossi Stuart)
I could not post last week about the English-friendly Italian release of Riccardo Milani's Piano, Solo. So here it is. Unfortunately the only review I have is in Italian:
Cineclick
Genio e follia: un connubio banale. Se guardiamo infatti alla storia delle arti ci vengono in mente tanti uomini che hanno dato al mondo grandi opere o grandi emozioni, che avevano in se quella predisposizione all’ipersensibilità verso una realtà che quasi sempre risultava ostile.
Spesso si ha la sensazione che quel genio abbia origine proprio da quella percezione sofferente della vita, dal dolore più grande, da quel fantasma, da quel momento che ha segnato l’esistenza di queste persone fuori dal comune, e che il più delle volte li accompagnerà fino alla fine. Luca Flores, jazzista nato a Palermo nel 1956 e morto suicida a Montevarchi nel 1995 all’età di 39 anni, aveva uno straordinario talento per la musica, un padre e quattro fratelli, ebbe amici e un amore importante. Ma nulla fu più forte più del ricordo di sua madre Jolanda, morta in un incidente stradale in Mozambico dove tutta la famiglia si trovava per motivi di lavoro del padre, a cui Luca assistette. Aveva 8 anni. Il ricordo di quel tragico momento, la successiva separazione dai due fratelli maggiori, Pablo e Heidi mandati a studiare a Londra, ed il rientro in Italia con la sorella Barbara, resteranno dentro di lui per i successivi 31 anni. E la musica, a Luca resterà la musica. Forse perché “dentro alla musica c’era l’assenza della madre che gliel’ha fatta scoprire”, ci dice Sandra Ceccarelli che nell’ultimo film di Riccardo Milani, “Piano, Solo”, interpreta appunto Jolanda Flores.
Tratto dal libro scritto da Walter Veltroni “Il disco del mondo - vita breve di Luca Flores, musicista”, “Piano, Solo” è un film che a detta del regista, vuole raccontare “la storia di un ragazzo normale con delle doti straordinarie”. Kim Rossi Stuart è Luca, un intenso e sperduto Luca, umano, schivo, spaventato, capace di amare e di esprimersi completamente solo attraverso la musica, attraverso quel canale spontaneo che forse solo i grandi artisti posseggono. La pellicola narra la storia di Flores passando dall’infanzia in Mozambico, ai primi passi nel mondo del jazz assieme agli amici Alessandro (Claudio Gioè) e Raffaele (Roberto De Francesco); dall’incontro con Cinzia (Jasmine Trinca) con cui avrà una bella storia d’amore, al ritorno in Africa nel tentativo di ritrovarsi, passando attraverso i ricordi, le parole, le lettere che scrisse ai fratelli Pablo (Corso Salani), Heidi (Mariella Valentini), Barbara (Paola Cortellesi), ed al padre Giovanni (Michele Placido). Il risultato è un film narrativo, scandito dalla musica di Luca e di alcuni dei talenti della scena italiana del jazz di oggi, senza forzature nel montaggio, con una regia che in punta di piedi si muove intorno ad un cast eccellente. Un film solido, basato su di una buona sceneggiatura, commuovente, toccante senza voler essere enfatico, senza quello sguardo curioso ed indagatore di chi vuole conoscere i dettagli della vita di qualcuno che è andato via troppo presto in modo improvviso e drammatico. E con un tono di commedia che contribuisce a rendere i caratteri nitidi, reali e non idealizzati, circondati dal rispetto e dalla misura nei confronti della vicenda umana e artistica.
Spesso si ha la sensazione che quel genio abbia origine proprio da quella percezione sofferente della vita, dal dolore più grande, da quel fantasma, da quel momento che ha segnato l’esistenza di queste persone fuori dal comune, e che il più delle volte li accompagnerà fino alla fine. Luca Flores, jazzista nato a Palermo nel 1956 e morto suicida a Montevarchi nel 1995 all’età di 39 anni, aveva uno straordinario talento per la musica, un padre e quattro fratelli, ebbe amici e un amore importante. Ma nulla fu più forte più del ricordo di sua madre Jolanda, morta in un incidente stradale in Mozambico dove tutta la famiglia si trovava per motivi di lavoro del padre, a cui Luca assistette. Aveva 8 anni. Il ricordo di quel tragico momento, la successiva separazione dai due fratelli maggiori, Pablo e Heidi mandati a studiare a Londra, ed il rientro in Italia con la sorella Barbara, resteranno dentro di lui per i successivi 31 anni. E la musica, a Luca resterà la musica. Forse perché “dentro alla musica c’era l’assenza della madre che gliel’ha fatta scoprire”, ci dice Sandra Ceccarelli che nell’ultimo film di Riccardo Milani, “Piano, Solo”, interpreta appunto Jolanda Flores.
Tratto dal libro scritto da Walter Veltroni “Il disco del mondo - vita breve di Luca Flores, musicista”, “Piano, Solo” è un film che a detta del regista, vuole raccontare “la storia di un ragazzo normale con delle doti straordinarie”. Kim Rossi Stuart è Luca, un intenso e sperduto Luca, umano, schivo, spaventato, capace di amare e di esprimersi completamente solo attraverso la musica, attraverso quel canale spontaneo che forse solo i grandi artisti posseggono. La pellicola narra la storia di Flores passando dall’infanzia in Mozambico, ai primi passi nel mondo del jazz assieme agli amici Alessandro (Claudio Gioè) e Raffaele (Roberto De Francesco); dall’incontro con Cinzia (Jasmine Trinca) con cui avrà una bella storia d’amore, al ritorno in Africa nel tentativo di ritrovarsi, passando attraverso i ricordi, le parole, le lettere che scrisse ai fratelli Pablo (Corso Salani), Heidi (Mariella Valentini), Barbara (Paola Cortellesi), ed al padre Giovanni (Michele Placido). Il risultato è un film narrativo, scandito dalla musica di Luca e di alcuni dei talenti della scena italiana del jazz di oggi, senza forzature nel montaggio, con una regia che in punta di piedi si muove intorno ad un cast eccellente. Un film solido, basato su di una buona sceneggiatura, commuovente, toccante senza voler essere enfatico, senza quello sguardo curioso ed indagatore di chi vuole conoscere i dettagli della vita di qualcuno che è andato via troppo presto in modo improvviso e drammatico. E con un tono di commedia che contribuisce a rendere i caratteri nitidi, reali e non idealizzati, circondati dal rispetto e dalla misura nei confronti della vicenda umana e artistica.
Rossi Stuart’s tormented jazz pianist
Kim Rossi Stuart and Jasmine Trinca will star in the new film by Riccardo Milani Il disco del mondo (Piano, solo) (lit. "The Disc of the World"), shooting on which began this week in Rome and will then move to Africa, for a total of ten weeks. The cast also features Michele Placido, Paola Cortellesi, Sandra Ceccarelli, Roberto De Francesco and Claudio Gioè.
Produced by Palomar and RAI Cinema with France’s Hugo Films, the film is based on a book by current Rome Mayor Walter Veltroni, Il disco del mondo – Vita breve di Luca Flores, musicista and tells the story of pianist Luca Flores, who was born in Palermo in 1956 and at the age of five moved to Mozambique for eight years. He burst onto the Italian and international jazz scene playing for, among others, Chet Baker and Dave Holland.
The pain of a childhood tragedy – Luca’s mother died in a car accident for which he felt responsible – later developed into mental illness. In 1995, after recording his final record, Luca Flores put an end to his intense and painful existence.
The screenplay of Il disco del mondo was written by Ivan Cotroneo, Claudio Piersanti and Milani. "The story of Luca Flores," said the director, "is one of those that gets inside you, digging deep within the human soul. His musical genius and uncommon sensitivity make him an extraordinary and fascinating character".
From cineuropa
Kim Rossi Stuart and Jasmine Trinca will star in the new film by Riccardo Milani Il disco del mondo (Piano, solo) (lit. "The Disc of the World"), shooting on which began this week in Rome and will then move to Africa, for a total of ten weeks. The cast also features Michele Placido, Paola Cortellesi, Sandra Ceccarelli, Roberto De Francesco and Claudio Gioè.
Produced by Palomar and RAI Cinema with France’s Hugo Films, the film is based on a book by current Rome Mayor Walter Veltroni, Il disco del mondo – Vita breve di Luca Flores, musicista and tells the story of pianist Luca Flores, who was born in Palermo in 1956 and at the age of five moved to Mozambique for eight years. He burst onto the Italian and international jazz scene playing for, among others, Chet Baker and Dave Holland.
The pain of a childhood tragedy – Luca’s mother died in a car accident for which he felt responsible – later developed into mental illness. In 1995, after recording his final record, Luca Flores put an end to his intense and painful existence.
The screenplay of Il disco del mondo was written by Ivan Cotroneo, Claudio Piersanti and Milani. "The story of Luca Flores," said the director, "is one of those that gets inside you, digging deep within the human soul. His musical genius and uncommon sensitivity make him an extraordinary and fascinating character".
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Last edited by pro-bassoonist; 03-21-08 at 02:14 AM.
#2
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Huge thanks for this topic..
An Italian friend wrote to me that it was written on the cover that there are subs, but in fact there were no English subs on the DVD..
I would be curious if others had the same problem, too....
An Italian friend wrote to me that it was written on the cover that there are subs, but in fact there were no English subs on the DVD..
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#4
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Originally Posted by pro-bassoonist
The info I have comes directly from 01 Distribution and this is the first I've heard that the disc isn't subbed. I will check.
Pro-B
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#8
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No, I haven't received it, I only wrote you one in connection with Luigi Lo Cascio, he is my other Italian fave actor next to Kim Rossi Stuart.
OMG, so you have the Piano solo dvd and it has English subs?
My Italian friends said, that it doesn't have, even though it is written on the cover...
Invierno
PS: Why I cannot choose myself an avatar?